Sant'Andrea Bagni - Guida Turistica

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.: SANT ANDREA BAGNI
 S.Andrea Bagni è la frazione turistica per eccellenza del comunedi Medesano La sua notorietà svanisce nella notte dei tempi. Forse gli Etruschi furono i primi a scoprire le proprietà delle sue acque curative. Sicuramente i Romani si curarono con le acque della vallata del Rio del Fabbro.  L’era moderna del termalismo a S. Andrea Bagni ha comunque radici lontane. Il 27 maggio del 1888 all’ing. Carlo Ponci con Regio Decreto venne accordata la concessione di estrarre dal sottosuolo del Rio del Fabbro acque ferruginose, arsenicali, salsoiodiche e solforose.
 Da allora dell’acqua sotto i ponti n’è passata. La stazione termale di Sant’Andrea Bagni ha avuto momenti di gloria e altri di oscurantismo. Oggi è ancora  alla ricerca di un rilancio diventato difficile perché il a livello nazionale sta attraversando un momento di crisi. Le cure termali tradizionali sono per certi aspetti passate di moda spazzate via dalle cure con medicine di sintesi che, seppure spesso non naturali, danno giovamento in tempi brevi. E in un’epoca dove il tempo è denaro mandare in crisi un sistema come quello termale il passo è stato breve.
 In questo contesto la stazione termale di S. Andrea Bagni cerca un suo rilancio proponendosi con le cure tradizionali e con un futuro di cure alternative sempre su base termale.
 Chi entra alla Mescita con tanto di prescrizione medica può trovare benefici da una decina di diverse acque termali che sgorgano in poche centinaia di metri nella valla del Rio Fabbro che si trova a monte della Mescita. Nel vicino stabilimento termale  ci sono le attrezzature per le cure inalatorie, per le irrigazioni e i bagni. Il futuro del termalismo a S. Andrea Bagni è nello sviluppare il settore idropinico, termale, nelle cure cosmetologiche a base di acque termali e di riabilitazione sempre in piscina termale.
 La materia prima non manca ed è ora che menti eccelse prendano in mano le redini degli stabilimenti idropinici e termali  per tracciare la giusta strada di un concreto rilancio.
 A chi la salute non da problemi il paese offre una tranquillità invidiabile con un soggiorno immerso nel verde e l’occasione di scoprire quanto c’è di buono nella gastronomia medesanese. I locali in paese sono numerosi: l’Hotel Salus, l’Hotel Moderno, i ristoranti-pizzeria, , e . Ottimi menù e schef in grado di soddisfare anche i gusti più raffinati.
 Per chi vuol vivere alcune ore diverse deve inoltrarsi nella posta nel la stretta vallata scavata dal Rio del Fabbro. E’ un chilometro e mezzo di strada inghiaiata che corre a due passi dal letto di questo torrentello dove per tutto l’anno vi scorrono acque limpide e cristalline. Si parte appena dietro alla Mescita dove la maggior parte dei turisti che arrivano i paese non osa andare perché non vi è la giusta segnaletica che li invoglia. Lungo questo tratto di strada si incontrano i manufatti esterni dei pozzi e delle captazioni delle acque utilizzate dall’Imbottigliamento delle acque minerali e le acque termali (una decina) che vengono offerti al pubblico all’interno della Mescita e utilizzate nello stabilimento termale. Appena partiti incontriamo la . Fino a una trentina d’anni fa c’erano splendide messitrici, in divisa, che vendevano ai turisti acque sulfuree e alcaline. Ora il chiostro è chiuso. Lungo il percorso s’incontrano poi ponticelli romantici che portano i turisti oltre il torrente e hanno lo scopo di allungare la passeggiata.
 Nel periodo di apertura delle strutture lungo la passeggiata vengono posizionate panchine e tavoli per rendere più confortevole la permanenza. D’estate quando la calura si fa sentire lungo la passeggiata c’è un fresco invidiabile. Guardandosi attorno sembra di essere in un altro mondo. Il silenzio fa rumore. Ogni tanto, a portarci alla realtà, lo svolazzare e il canto di qualche uccello e il concerto di alcune cicale. Lungo la strada si incontrano i vari pozzi, alcuni costruiti in sasso e altri in mattone a faccia vista. Li sotto indicano che c’è una sorgente d’acqua curativa.  Alzando lo sguardo al cielo si vedono i dirupi che contornano la vallata, alberi secolari e i raggi del sole che penetrano con fatica fino in fondo alla vallata. In estate qui si trova l’armonia dei sensi. La Passeggiata delle Fonti> è sicuramente suggestiva e unica nel suo genere.
 Arrivati al capolinea, attraverso sentieri si può inoltrare nel bosco e salire sulle colline che portano a Miano  e a Costa Cavalli.